Con la denominazione di “Canarini” vengono comunemente indicate varie specie di uccelli dell’ordine dei Passeriformi appartenenti alla famiglia dei Fringillidi.
In Europa, fino all’occupazione dell’arcipelago delle Canarie da parte degli spagnoli nel 1493, nessuno aveva mai visto un canarino. Affascinati dal loro canto, scoprirono che i canarini selvatici erano anche uccelli socievoli e facilmente catturabili, dando vita ad un florido commercio di questi pennuti, che venivano importati in Europa ed allevati nelle gabbie e nelle voliere delle case più ricche.
Gli spagnoli notarono la facilità con cui i canarini si riproducevano in gabbia, allora — per mantenere il monopolio di questo redditizio commercio — esportarono solo esemplari maschi, che erano anche i più richiesti per le loro virtù canore.
La razza si mantenne pura fino alla metà del XVI secolo, quando una nave spagnola con un carico di canarini naufragò sull’Isola d’Elba. Sull’isola toscana questi piccoli uccelli trovarono condizioni ambientali favorevoli, incrociandosi spontaneamente con altri passeracei e originando nuove razze, tutte molto belle.
In origine il Serinus canarius aveva un piumaggio scuro verde-grigio con macchie giallastre, ma verso il XVIII secolo il colore del piumaggio cominciò a diventare giallo a causa delle mutazioni genetiche, prendendo il sopravvento sui colori originari. Oltre al colore, ci furono mutazioni anche nella taglia, nelle piume e nella struttura somatica, anche a causa di un regime alimentare e di un habitat diversi da quello naturale.
Così dal Canarino selvatico è derivato il Canarino domestico (Serinus canarius domesticus), attualmente in diverse razze e varietà che sono apprezzate per la bellezza ed il colore delle piume e per il suo canto.
Gli italiani diedero all’allevamento del canarino notevole importanza, diffondendolo in tutto il mondo e selezionando pregiate razze tra cui il Canarino Padovano e il Gibber Italicus. Altri paesi europei sono diventati celebri per la produzione ed il commercio di canarini: la Germania (Harzer), l’Inghilterra (Lancashire, Norwich), il Belgio (Bossu), la Francia (Parigino o Frisé Parisien).
Il canarino come animale da compagnia
I canarini sono uccellini allegri e festosi con cui è facile stabilire presto un rapporto di affetto, amano chi si occupa di loro e sanno riconoscerlo, anche facendo capire le loro necessità. Sono molto sensibili e se qualcosa li fa soffrire o li disturba richiamano l’attenzione dell’allevatore con cinguettii, aggrappandosi alla gabbia.
Manifestano la loro vitalità e gioia di vivere con il canto, riconoscono le abitudini di chi si occupa di loro con la pulizia e con il cibo, salutando festosamente.
Il canarino è un eccezionale compagno per chi è solo: ricambia l’affetto e le cure, si lascia educare con facilità e partecipa alla vita familiare con il suo canto. È l’animale da gabbia più gentile e piace molto anche ai bambini.
Anche il canarino ha una certa diffidenza nei confronti degli uomini, ma l’allevatore può conquistarsi la fiducia con amore, costanza e pazienza. Quando ci si avvicina alla gabbia per pulirla o rifornirla di cibo e acqua, bisogna muoversi con calma, senza gesti bruschi, parlando con voce bassa e piacevole.
Se dovete prendere in mano uno di questi animaletti per controllare il suo stato di salute, fatelo parlando affettuosamente, con molta delicatezza. Per i canarini può essere traumatico sentirsi imprigionati. Anche i bambini dovrebbero frenare la loro esuberanza e parlare a voce bassa vicino a una gabbia.
Quando i canarini saltellano felici e cinguettano, vuol dire che c’è già una certa simpatia con l’uomo, che può solo accrescere l’affetto con l’animale continuando a comportarsi in modo da non tradire la sua fiducia, con piccoli gesti d’intesa fra creature che si vogliono bene.
Alcune caratteristiche dei canarini
La taglia dei canarini varia generalmente tra 11-15 centimetri, ma alcune razze domestiche più grandi arrivano ai 20-22 cm. Il loro temperamento è abbastanza socievole e allegro, perfettamente adattato alla vita in gabbia, tanto da soffrire anche la solitudine se lasciati isolati.
Quanto vivono i canarini? Molto dipende dalle condizioni ambientali in cui vivono, dalla loro alimentazione e dall’igiene di gabbie e locali in cui sono cresciuti. La longevità media di un canarino allevato in buone condizioni è intorno ai 10 anni, anche se in alcuni casi i ceppi più robusti in condizioni ottimali possono raggiungere anche i 20 anni.
Il canarino è un volatile di buone capacità mnemoniche che, se viene addomesticato con pazienza e affiatamento, può anche essere addestrato con ottimi risultati.
I sensi dei canarini non sono sviluppati come negli altri animali: udito e vista sono sviluppatissimi, perché sono quelli che questi splendidi uccellini utilizzano di più; il tatto è un senso sviluppato solo negli esemplari più grandi; l’olfatto invece è quasi completamente assente, perché chiaramente agli uccelli non serve.
La sviluppatissima vista, come in tutti gli uccelli, dà al canarino straordinarie capacità visive. Il particolare “occhio telescopico” degli uccelli consente a questi animali di scorgere anche piccolissimi particolari a grande distanza, ma a causa della poca mobilità dell’occhio l’uccello è obbligato a continui movimenti della testa.
I canarini allevati in cattività sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura, che possono provocare nel loro delicato corpicino malattie ai bronchi e ai polmoni. Prestate perciò particolare attenzione a non tenere questi piccoli pennuti in luoghi umidi o dove ci sono correnti d’aria.
Il canto dei canarini
Il canto e le buone capacità vocali, nei canarini, è una delle caratteristiche che aiutano maggiormente a distinguere il sesso delle varie specie di Serini. Il maschio è quello che si lancia con la sua voce in fraseggi musicali di varie tonalità, gorgheggi incalzanti e trilli prolungati; la femmina si limita a timidi “cip” con poche variazioni.
Il bellissimo e prolungato canto del canarino scaturisce soprattutto dal suo stato di benessere: ha desiderio di esprimere melodiosamente il suo apprezzamento per il cibo, per le persone gradite che lo circondano, per una gabbia pulita e per l’acqua fresca. Affetto, cure e magari anche un po’ di sole quando le giornate sono buone, lo stimoleranno a cantare con soddisfazione per tutto il giorno.
Il canto dei canarini domestici comuni non è molto diverso da quello dei suoi antenati selvatici, anche se esistono razze selezionate proprio per il canto con capacità vocali molto più ricche e melodiose, tra i quali specialmente l’Harzer e il Malinois.
Il canarino canta per esprimere la propria gioia ma anche perché ama ascoltarsi, ama il suono della propria voce, alterna note acute, basse e vari tempi per compiacersi delle proprie abilità: è un esserino di pochi grammi con straordinarie potenzialità sonore e musicali.
Sulle qualità vocali influiscono certamente anche addestramento e attività ormonale, ma se un buon canarino non canta vuol dire che non sta bene in salute, oppure che nell’ambiente in cui vive gli manca qualcosa di cui ha bisogno.
Un’alimentazione sana ed un ambiente luminoso e soleggiato sono fondamentali per la buona qualità del canto. Se il canto è quello che cerchi in questi piccoli e incantevoli uccelli, devi renderli contenti del proprio stato, così ricambieranno l’amore con i loro melodiosi suoni.
Scegliere e acquistare un canarino
Quando si entra in un negozio di animali per acquistare un canarino, ci si lascia attrarre dal colore delle sue piume, dal suo aspetto simpatico e vivace, oppure in qualche caso anche dal suo canto.
Se hai deciso di comprare un canarino perché ti affascina come animale domestico, necessita di pochissimo spazio e non richiede particolare impegno come altri animali, allora sarà una scelta felice e difficilmente potrai avere preferenze sulla razza — perlomeno agli inizi.
Il venditore, che si tratti di un negozio o di un allevatore di canarini, proporrà certamente un esemplare sano e senza difetti, anche se in alcuni casi può accadere che sulla salute dell’uccellino influisca negativamente l’affaticamento dovuto al trasporto.
Come riconoscere un canarino sano? È allegro, attivo, anche abbastanza canterino se si tratta di un maschio, contento dell’atmosfera intorno alle voliere, saltellante e curioso. Quando un canarino sembra taciturno, apatico, chiuso in sé stesso, quasi certamente non è in buona salute ed è meglio non comprarlo.
Si può conoscere l’età di un canarino? Si, non è difficile. Nel primo anno di vita le sue zampette sono ancora rosee, morbide e lisce, il becco è tenero e le piume hanno colori delicati. In età matura invece le gambe si ricoprono di squame, il becco si irrobustisce e le piume hanno colori più accentuati e sono più robuste.
Non è sempre consigliato acquistare un uccello pregiato che discende da genitori molto selezionati, soprattutto per chi è alle prime esperienze con i canarini: oltre a costare parecchio, questi esemplari possono essere molto delicati di salute e difficili da allevare. Anche un canarino modesto ed economico può dare grandi soddisfazioni dal punto di vista del canto e della bellezza del piumaggio.
Il periodo da novembre a marzo è quello in cui la muta è già avvenuta, quindi quello consigliato per comprare i canarini, che vedrà sia gli esemplari più giovani che gli adulti in pieno canto.
Esistono molte razze di canarini che si distinguono secondo gli standard stabiliti dagli allevatori per la forma del corpo, per la statura, il portamento della testa, la varietà del canto, il colore delle piume. Prima ancora di acquistare un bel canarino, assicurati di avere una gabbietta o una voliera con tutto quello che è necessario per il suo benessere.
Un canarino circondato di cure e di amore, indispensabili per la sua vita, si ambienterà con più facilità e serenità alla sua nuova casa.