Come ogni animale e ogni altra specie di uccello — naturalmente — anche i canarini hanno l’istinto di accoppiarsi e prolificare. Come si riproducono i canarini?
La riproduzione dei canarini è una fase che richiede cure e impegno da parte dell’allevatore. Del resto tenere un maschio da solo in gabbia lo farebbe soffrire di solitudine, due canarini maschi finirebbero per litigare e ferirsi a vicenda, mentre una femmina che non può completare il ciclo della riproduzione finirebbe per non stare bene in salute.
Chi ha passione per i canarini e amore per gli animali, se volesse iniziare un allevamento senza esperienza dovrebbe scegliere una coppia di canarini comuni, di una razza modesta, per avere la possibilità di apprendere quel bagaglio di conoscenze che non si può imparare dai libri o da un sito web.
Con un allevatore affettuoso e intelligente, un canarino può vivere anche 10-12 anni o di più, igiene e nutrizione sono fondamentali ma la durata della vita è condizionata anche dal ritmo di riproduzione: non dovrebbe mai superare le tre cove per anno, in modo che il canarino — sia maschio che femmina — non sia sottoposto ad un affaticamento troppo intenso.
Il periodo della riproduzione
Il periodo per la riproduzione dei canarini inizia tra la metà di febbraio e la metà di marzo, a seconda del clima e del luogo in cui si trovano gli uccellini. I maschi si possono riprodurre verso il secondo anno di età, mentre per le femmine c’è possibilità di riproduzione anche al primo.
Quando si scelgono i maschi per l’accoppiamento è bene isolarli in una gabbia singola, per farli sviluppare fisicamente e sessualmente, verificando con attenzione — con l’aiuto di un veterinario o di un allevatore esperto — che siano in perfetta salute e non presentino alcun tipo di malattia.
È meglio scartare da subito i volatili con una salute instabile e non accoppiarli con un altro sano, sperando che la prole sia in buone condizioni, perché prima o poi si presenterà qualche malanno o infermità.
Al termine del periodo di isolamento, il maschio può essere messo in una gabbia insieme alla compagna che si è deciso di accoppiare per favorire la familiarizzazione e abituarli l’uno all’altra, prima della primavera e degli stimoli riproduttivi. I maschi adulti, di almeno due o tre anni, possono concedersi in un’intera stagione anche a cinque femmine se sono abbastanza forti, ma quando sono ancora giovani è meglio limitarsi a una o due canarine.
Sfruttare eccessivamente la loro virilità potrebbe essere inevitabilmente dannoso per la loro salute.
Come riconoscere il sesso dei canarini? Solitamente le femmine sono più piccole e delicate dei maschi, ma nel periodo in cui i canarini vanno in calore è più facile stabilirne il sesso osservandoli bene, prendendo l’uccellino in mano e soffiando delicatamente sullo sfintere per spostare le piume: il maschio avrà una prominenza notevole, mentre nella femmina l’orifizio sarà gonfio e appiattito, leggermente caldo.
Per la scelta delle femmine è meglio preferire le canarine più tranquille, in buona salute, con un piumaggio pulito e che solitamente non litigano con gli altri uccelli nelle gabbie. Con la giusta allevatrice sarà più facile che i piccoli crescano sani e robusti, senza troppe apprensioni per l’allevatore.
Il nido
Quando è il momento per appendere il nido nella gabbia da cova? Si può intuire facilmente dal comportamento della canarina, che trascina fili, foglie e altro materiale nel desiderio di preparare la casa per i suoi piccolini che arriveranno.
Oltre a mettere il nido, bisogna mettere sul fondo della gabbia dei fiocchi di cotone, dei fili di lana o fibre di juta e altri pezzettini di stoffa e materiale che la femmina possa prendere e portare nel nido, per renderlo più comodo e confortevole.
In realtà non ha bisogno di queste cose perché il nido è già pronto per accogliere le uova, ma si tratta di un istinto che non può ignorare. Non trovando il materiale adatto nella gabbia, la femmina molto spesso finisce per strappare le penne al maschio per procurarsi qualcosa da mettere nel nido.
La costruzione del nido può durare da qualche giorno ad una settimana circa, mentre il maschio non interviene, ma si limita ad osservarla e cantare o a porgerle del cibo. Quando la canarina, stanca, si butta sul fondo del nido è arrivato il momento della deposizione.
Corteggiamento e fecondazione
Quando la coppia di canarini che si apprestano a diventare genitori si trova nella gabbia da cova, è bene tenerli inizialmente separati da una griglia ed anche una parete di plastica opaca, in modo che i due possano avvertire la presenza l’uno dell’altro senza realmente vedersi.
Se il maschio mostra il desiderio di accoppiarsi canta appassionatamente, mentre la femmina cinguetta dolcemente e sbatte le ali contro la gabbia in segno di approvazione. Alcuni allevatori non praticano questa separazione preliminare, tenendoli subito insieme e rischiando che i due non si piacciano litigando.
Eliminando la parete in plastica i due canarini si possono vedere e fare dei gesti di affetto attraverso la griglia che li separa. Tolta la griglia, possono finalmente stare insieme ed amarsi. Non sempre si avvicinano subito, a volte sono intimiditi e si mantengono a distanza, per poi avvicinarsi gradualmente. Nel caso in cui, invece, non si tollerino a vicenda, si rincorrano e si becchino, è meglio separarli subito e provare ad accoppiarli con altri soggetti.
Come avviene il congiungimento dei canarini? Il maschio si sfinisce a furia di cantare e al massimo dell’eccitazione rincorre la piccola canarina per la gabbia, quasi assalendola. Se lei ha raggiunto le stesse sensazioni del maschio si concede subito, altrimenti può rifiutarlo e lui cerca di farle del male per rivalersi della frustrazione subita.
Quando la coppia di canarini cede alla passione, con lievi cinguettii e sussulti di gioia, la fecondazione si può verificare con un solo accoppiamento: il germe maschile raggiunge il gruppo ovarico femminile e lo feconda (si possono avere da tre a sei uova), oppure il germe maschile feconda un uovo per volta durante l’accoppiamento giornaliero. Le uova vengono fecondate solo se l’accoppiamento si compie due settimane prima della deposizione.
Se invece la femmina rifiuta costantemente il maschio, può accadere che il povero uccellino si ritiri in un angolo stanco e avvilito, smetta di cantare e dia origine ad una muta precoce.
La deposizione delle uova
Quando la canarina è robusta ed in buona salute, depone un uovo al giorno poco prima o poco dopo l’alba, sempre alla stessa ora.
Se invece questa è debole o troppo giovane possono accadere delle difficoltà, può non riuscire a deporre l’uovo perché non riesce ad espellerlo, può anche perire. Esistono delle pratiche che possono aiutare la canarina ad espellere l’uovo, ma in questi casi è meglio far intervenire il veterinario o un allevatore espertissimo per non rischiare di peggiorare la situazione.
Quando l’allevatore conosce bene la canarina ed è sicuro che potrebbe arrivare a deporre fino a 5-6 uova, poche ore dopo la deposizione le toglie per sostituirle con uova finte. Questa prassi si usa per non ritrovarsi con piccoli nati a quasi una settimana di distanza, che sarà difficile far sopravvivere a causa della maggior robustezza e voracità dei primi.
Le uova si possono conservare in una scatoletta con del cotone, a temperatura ambiente e lontano da fonti di calore, per poi restituirle alla cova della canarina quando avrà certamente finito di deporne.
Può succedere di trovare del nido dei pezzetti di guscio, questo solitamente avviene quando la femmina mangia l’uovo che ha deposto perché nella sua dieta mancano gli alimenti a base di uovo, che purtroppo si procura in questo modo. Alcuni uccelli prendono questa abitudine anche se non hanno problemi di alimentazione: in questo caso è meglio togliere subito le uova deposte e farle covare ad un’altra canarina.
Perché le uova non vengono fecondate?
Capita abbastanza spesso che le uova non siano fecondate, in particolare nelle prime covate. Per quale motivo? La causa potrebbe essere un maschio troppo giovane e impreparato alla riproduzione, oppure una femmina ancora immatura o che è stata accoppiata con un maschio che non le piace.
Quando le uova sono infeconde nelle covate successive, con volatili maturi, le cause a cui rimediare potrebbero essere molte. I soggetti potrebbero avere una nutrizione sbagliata o insufficiente, potrebbero essere deboli a causa di una malattia che li ha colpiti, potrebbero aver subito una muta precoce, o magari i posatoi non perfettamente fermi hanno reso precario il contatto durante l’accoppiamento.
Possiamo sapere in anticipo se e quali uova non sono fecondate? Si, attraverso una semplice operazione molto delicata chiamata speratura: guardando le uova contro luce, utilizzando una lampadina elettrica o una piccola torcia, possiamo verificare se tra le uova deposte qualcuna è infeconda.
Bisogna compiere questa azione con estrema cautela perché le piccole uova dei canarini sono delicatissime e molto fragili, spesso è difficile evitare di romperle anche usando delle pinzette speciali per afferrarle che si vendono nei negozi di animali.
Le uova feconde all’interno sono piuttosto scure, dal rosa al rosso, mentre quelle non feconde sono trasparenti e le possiamo eliminare subito per evitare alla canarina una fatica inutile.
Se la canarina adulta è sana, può deporre da tre a sei uova per cova, anche per quattro covate in un anno, ma è sempre sconsigliato raggiungere questo numero per non sottoporre gli uccelli a sforzi eccessivi e per non avere piccoli meno robusti e sani.
La cova e la schiusa delle uova
Dopo i primi giorni della cova inizia a pulsare il cuore del piccolissimo pulcino che nascerà, ma ha bisogno di un calore costante da parte della canarina, che solo per pochi momenti lascerà il nido. Se il maschio è un buon compagno, la aiuterà sostituendola e prendendosene cura.
L’incubazione delle uova dura solitamente quindici giorni, ma in alcuni casi può arrivare fino a ventuno. Se dopo tre settimane le uova non si sono ancora schiuse, quasi certamente si potranno eliminare, ma a quel punto l’uccellina l’avrà già capito da sola.
Anche durante la cova le canarine hanno bisogno della vaschetta per il bagno: con il calore del corpo e l’umidità delle piume bagnate, il vapore che si sviluppa mantiene morbide le uova. Cercate di non creare correnti d’aria e non spostate le gabbie; se è necessario aprire la finestra solo per qualche minuto, coprite la gabbia con una coperta e non toglietela subito dopo aver chiuso.
Non c’è un momento preciso per la schiusa delle uova, può accadere a qualsiasi ora e durare per un po’, finché la piccola creatura all’interno rompe completamente il guscio ed è pronta per la nuova vita. A volte può capitare che abbia bisogno di un piccolo aiuto da parte dell’allevatore, ma deve conquistarsi la venuta al mondo continuando il lavoro da solo, perché è facile provocare una ferita ad un esserino così delicato. Mai aprire completamente il guscio al canarino: aria e luce improvvise potrebbero ucciderlo.
Se le uova non si schiudono, oltre alla possibilità che non siano state fecondate, può accadere che l’embrione muoia per svariati motivi, che l’ambiente non sia stato sufficientemente tranquillo, che sia stato troppo o poco caldo, che il nido fosse inadatto, che ci fossero dei parassiti, che la canarina non sia stata all’altezza della cova, e tante altre possibili cause.