Perché si chiama proprio “Canarino a fattore rosso“? Che ha di particolare questo colore per i canarini?
Nel canarino selvatico il colore rosso non esiste e non è esistito per secoli nemmeno nel canarino domestico. Per introdurre questo colore sono stati fatti diversi incroci con specie di altri generi, riscontrando successo con il Cardinalino del Venezuela, un piccolo uccellino del continente americano.
I primi incroci fra canarini e cardinalini sono stati ottenuti in Germania tra il 1920 ed il 1930, con ibridi che hanno iniziato l’allevamento del cosiddetto Canarino a fattore rosso, razza ormai di grande popolarità e tante varietà di colore.
Dall’ibridazione è stata eliminata ogni caratteristica morfologica del Cardinalino, conservando solo il fattore rosso, così queste varietà non sono considerate ibridi ma canarini a tutti gli effetti.
Caratteristiche dei Canarini a fattore rosso
Nell’aspetto fisico e nel carattere i Canarini a fattore rosso sono uguali ai Sassoni, con doti canore di minore qualità, ma c’è il corredo cromatico a fare la differenza nella colorazione del piumaggio.
Il mondo dei Canarini a fattore rosso e quello dei canarini di colore in generale è sempre in evoluzione, si cerca di arrivare ad un colore rosso puro sfruttando tanto anche sostanze coloranti nel cibo di questi piccoli volatili.
Le varietà più note e maggiormente diffuse sono quelle tradizionali, che sono anche di costo modesto. Varietà più recenti e particolari sono spesso in vendita a prezzi molto elevati, ma non hanno caratteristiche rilevanti né particolari pregi per gli allevatori sportivi.
La classificazione del Canarino a fattore rosso, tradizionalmente, è questa.
I Canarini a fattore rosso si dividono quindi in tre varietà, ognuna delle quali poi si suddivide in due gruppi: a fondo chiaro — lipocromico — e a fondo scuro — bronzo, bruno, agata e isabella — ognuno dei quali in tre categorie in base alle caratteristiche del piumaggio.
Gli uccellini di questa razza che hanno particolare intensità di tinta delle piume sono sicuramente sottoposti ad una alimentazione colorante, ad una persona inesperta può quindi capitare di acquistare un esemplare, anche a prezzo elevato, per poi vederlo scolorire dopo la prima muta del piumaggio. Per mantenere le tinte intense del colore, in modo artificiale, bisogna sottoporre il canarino ad alimentazione colorante almeno una volta all’anno, e potrebbe anche non bastare.
Alcuni canarini a fattore rosso dalla colorazione troppo intensa potrebbero anche essere ottenuti da selezioni troppo spinte, questo contribuisce a renderli delicati e dalla costituzione debole. Nuove colorazioni selettive possono avere prezzi esorbitanti, assolutamente ingiustificati e dettati solo dalla moda del momento, ma inevitabilmente destinati a diminuire col tempo.
Se non hai particolari finalità espositive, scegli tranquillamente il canarino del tuo colore preferito, prestando attenzione soprattutto alla salute del piccolo volatile che si decide di accudire.
Ripetiamo, ancora una volta, che considerare i Canarini a fattore rosso una razza a sé stante oppure come dei Sassoni a lipocromo rosso, è una questione controversa. Chi li considera appartenenti alla stessa razza, sostiene che la colorazione del piumaggio non è una caratteristica sufficiente a distinguere una razza, ma una varietà, anche se questa è ottenuta attraverso ibridazione.
Chi invece considera queste due razze di canarini distinte, sostiene che i soggetti sono ottenuti attraverso incroci di soggetti di più razze e non attraverso mutazione o accoppiamenti fra la stessa razza. Entrambe le tesi possono essere considerate valide, dar ragione a una o all’altra è solo una questione di giudizio personale.
Alcune colorazioni del Canarino a fattore rosso
I Canarini di colore, sia i Sassoni che quelli “a fattore rosso”, hanno diverse classi di colore per il loro ricco patrimonio cromatico. Alcune colorazioni (verde, giallo, bianco, bruno, agata, isabella) sono descritte nella pagina dedicata al canarino Sassone, vediamo altre che sono più caratteristiche di questa razza così colorata.
Come si vede nello schema della classificazione, il Canarino a fattore rosso ha tre varietà: Rosso-arancio, Arancio-rosso, Arancio, ognuna delle quali può essere a fondo chiaro o a fondo scuro.
Nella varietà Rosso-arancio il rosso e il giallo si fondono con prevalenza del primo colore. Particolarmente pregevoli dal punto di vista espositivo sono i soggetti che non presentano brinatura. Nella varietà Arancio-rosso il rosso e il giallo si fondono quasi equivalendosi; maggiormente pregiati sono gli esemplari dal piumaggio intenso. Nella varietà Arancio invece, tra il giallo ed il rosso prevale il primo colore, con una tinta uniforme e senza sfumature; anche in questo caso sono pregevoli i canarini a piumaggio intenso.
Il Salmone ha un piumaggio marcatamente brinato, con una tinta vicina proprio al colore del pesce da cui prende il nome, con una brinatura uniforme nei soggetti migliori.
I Mosaico, chiamati anche dimorfici, sono canarini a due colori ben distinti che, se lipocromici o melanici, hanno una colorazione generale bianca gessosa o grigio-argentea o bruna o bronzea o agata o isabella, con tinte variabili sulla fronte, sulle guance, sul mento, sulle spalle, sul petto o sulla coda. Nei soggetti pregiati, le zone distinte devono essere ben definite, per entrambi i sessi.
Il Bruno-arancione ha un colore bruno intenso soprattutto su dorso e petto, su fondo arancione intenso uniforme. Nel Bruno-arancio-rosso il colore di fondo è ancora più intenso, con una tinta bruna uniforme su tutto il corpo con sfumature. La varietà Bruno-rosso-arancio presenta un fondo rosso-arancio carico con colore bruno intenso.
Della colorazione Isabella esistono le varietà Isabella-arancio, Isabella-arancio-rosso e Isabella-rosso-arancio. Il Bronzo deriva dall’immissione del fattore rosso nei canarini verdi e gialli, quindi soggetti con melanine nere e brune insieme a lipocromi rossi e gialli. Le varietà Bronzo-arancio-rosso e Bronzo-rosso-arancio tendono molto al ramato, con la tinta rossa presente soprattutto sul petto.
Anche per l’Agata abbiamo le varietà Agata-arancione, Agata-arancio-rosso e Agata-rosso-arancio, dove è meglio evitare una brinatura eccessiva che diminuisce il pregio di questi canarini. Il fattore Avorio è probabilmente dovuto a mutazione e si può avere sia nei canarini lipocromici che in quelli melanici. Qui la giusta brinatura aumenta il pregio della varietà, rendendo la colorazione delle piume più delicata.
Nella recente varietà Rubino, i canarini hanno gli occhi rossi, una caratteristica che può abbinarsi anche a difetti della vista, ma si tratta comunque di una varietà apprezzata in particolare da pochi allevatori sportivi specializzati. Molto recente anche la varietà Ala grigia, con una diluizione di colore sorta nei Bronzo con fattore pastello in cui le penne assumono una tinta grigio argentea.